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Nella vita bisogna avere il coraggio di volare.

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L'unico posto in cui puoi trovare la forza è dentro di te.

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Ogni tanto ricordati di amare qualcuno.

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Se vuoi che il mondo cambi, inizia a darti da fare tu stesso.

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Sai ancora sorprenderti dell'esistenza?

Corso di esistenza

mercoledì 9 luglio 2008

La nona porta - Roman Polanski

La nona porta è un film difficile da inquadrare in un genere preciso: parte come giallo investigativo, si sposta poi sul thriller (di cui però non ha il ritmo serrato), per approdare infine al fantastico esoterico con deboli venature horror.

A ogni modo, si tratta di un film la cui costruzione narrativa è eccellente, e che si districa tra eventi e luoghi (il film è ambientato tra Usa, Portogallo, Spagna e Francia) con disinvoltura e sapienza.

Non a caso, la regia è di Roman Polanski, autore di quello che alcuni considerano il miglior film horror di tutti i tempi (e questo a dispetto de L'esorcista): Rosemary's baby (il quale, giusto per la cronaca, parla di una donna che concepisce e dà alla luce una creatura demoniaca).

I protagonisti di questo La nona porta sono Johnny Depp (un numero ormai infinito di film; tra i tanti cito Il mistero di Sleepy HollowLa maledizione della prima luna e Dark shadows) nei panni del cinico esperto di libri, ed Emmanuelle Seigner (Frantic, Luna di fiele, l'italiano Nirvana) nei panni di... una misteriosa ragazza (interpretazione davvero ottima, affascinante e ambigua nella misura giusta).
Proprio la figura della misteriosa ed enigmatica ragazza interpretata da Emmanuelle Seigner (che peraltro è la moglie del regista) sarà centrale all'interno del film, e accompagnerà il protagonista Dean Corso nelle sue investigazioni.

Investigazioni rivolte a un antico tomo stampato nel 1666 (mentre il film di Polanski è del 1999, ossia i tre numeri girati, per gli appassionati delle coincidenze) e portante il nome di Le nove porte del Regno delle Ombre, scritto da tale Aristide Torchia, un esoterista veneziano poi processato e messo sul rogo dalla Santa Inquisizione per presunta connivenza col diavolo.
Di questo tomo, che servirebbe proprio a evocare il diavolo, rimangono al mondo solo tre copie, una delle quali è in mano a Boris Balkan, un collezionista di antichi libri aventi per oggetto il demonio (presso la cui biblioteca si entra digitando il codice "666").
La nona porta infatti si muove tra collezionismo ed esoterismo, con Dean Corso che sarà sempre più coinvolto nella faccenda, fino a che...

L'evoluzione della storia, come accennato, è coinvolgente e credibile, e anzi lascia in memoria alcuni personaggi particolarmente ben riusciti: dalla misteriosa ragazza (la scena finale di lei con lo sfondo del castello in fiamme è al contempo conturbante e inquietante) ai fratelli Ceniza, dei bibliofili spagnoli.

In chiusura di recensione, un piccolo elenco su qualche contenuto interessante del film: il serpente arrotolato intorno a un albero, ciò che richiama tante cose, dalla kundalini alla scena dell'albero della vita, così come il caduceo, il dna e l'emblema della classe medica; le figure del libro che richiamano in alcuni punti gli arcani dei tarocchi, per esempio l'Eremita o l'Appeso, pur se rivisti con uno stile più ombroso e minaccioso (l'Eremita ha poggiato a terra la lampada della conoscenza, l'Appeso è morto o rischia di morire, etc); una delle succitate figure nella sua versione "falsa" ha le chiavi nella mano destra, mentre nella sua versione "vera" (quella firmata Lucifero e che fa procedere oltre) ha le chiavi nella mano sinistra (la via della mano sinistra è la via dell'ego e delle tenebre); la giovane donna che in diverse occasioni vola e dà prova di padronanza sulla materia, rivelandosi poi essere una sorta di emanazione luciferina (che esulta quando vede che il suo "protetto-iniziato oscuro" palesa segni di violenza e di cattiveria, elementi che infine lo condurranno all'"unione" col lato oscuro); cito anche la frase "Sic luceat lux" ("splenda la luce").

Il finale potrebbe deludere qualcuno e sembrare monco, ma in realtà è perfetto nel suo avvisare lo spettatore sul fatto che alcune vie, per quanto apparentemente allettanti e promettenti, sono in realtà pericolose (non solo la magia nera, ma più in generale la via dell'ego e delle tentazioni del mondo), ciò che peraltro è il consiglio di una delle miniature incluse nel libro oggetto del film.
Il giudizio complessivo su La nona porta è decisamente buono, anche perché il film, oltre a una sceneggiatura interessante (ispirata a un romanzo, Il Club Dumas), vanta anche una fotografia e una colonna sonora di valore. Va però anche detto che il messaggio che veicola (l'adepto che viene indirizzato e poi entra nella porta di luce di Lucifero) è alquanto ambiguo, per non procedere oltre con la disamina, che ci richiederebbe anche l'analisi delle altre opere di Polanski, nonché la sua appartenenza a certi ambienti. Come sempre, noi si prende la parte didatticamente utile e si lascia il resto.

Evidenzio alcune frasi a loro modo interessanti: la prima evidenzia la prospettiva esistenziale delle persone materiali, che ritengono che il mondo sia come son fatte esse stesse; la seconda introduce, seppur a distanza, la questione delle logge segrete e dei loro rituali orgiastici ed invocativi.  

"Ripongo la massima fiducia in lei, signor Corso. Nulla è più affidabile di un uomo la cui lealtà può essere comperata col denaro."

"È solo questione di sesso o... ?"
"Hanno l'illusione che il loro benessere e successo siano dovuti all'appartenenza all'ordine."
"Si riuniscono ancora?"
"Ogni anno."

"Lei non sa in cosa si sta cacciando.
"Ne esca prima che sia troppo tardi."

Fosco Del Nero



Titolo: La nona porta (The ninth gate).
Genere: fantastico, esoterico, thriller, giallo.
Regista: Roman Polanski.
Attori: Johnny Depp, Emmanuelle Seigner, Frank Langella, Lena Olin, James Russo, Barbara Jefford, Jack Taylor, José Lopez Rodero, Tony Amoni, Willy Holt, Allen Garfield, Jacques Dacqmine.
Anno: 1999.
Voto: 7.5.
Dove lo trovi: qui.

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