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Nella vita bisogna avere il coraggio di volare.

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L'unico posto in cui puoi trovare la forza è dentro di te.

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Ogni tanto ricordati di amare qualcuno.

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Se vuoi che il mondo cambi, inizia a darti da fare tu stesso.

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Sai ancora sorprenderti dell'esistenza?

Corso di esistenza

lunedì 16 dicembre 2013

Un sogno per domani - Mimi Leder

Ormai mi accosto con una certa curiosità ai film in cui recita Kevin Spacey (o a quelli in cui figura come produttore) dal momento che l’esperienza mi ha insegnato che si tratta sovente di film non banali e con dei contenuti importanti: penso ai vari American beauty, K-Pax - Da un altro mondo, The big kahuna, L’uomo che fissa le capre.

Un sogno per domani conferma la regola di fondo, e il film si rivela storia, oltre che ben fatta, anche importante nei contenuti.

Andiamo subito a tratteggiare la trama per sommi capi: Trevor McKinney (Haley Joel Osment, il bambino de Il sesto senso) è un ragazzino undicenne parecchio sveglio… e che la vita stessa ha contribuito a “svegliare”, dal momento che i suoi genitori sono divorziati e che sua madre è un’ex alcolizzata che ogni tanto ci ricasca.
La madre Arlene (Helen Hunt; La maledizione dello scorpione di giada), dal canto suo, ha una vita difficile, e per tirare avanti porta avanti due diversi lavori, nessuno dei due gratificante.
Nella loro vita si inserirà Eugene Simonet (Kevin Spacey), nuovo insegnante di Trevor, col tutto che parte da un compito che il docente assegna ai suoi alunni: fare qualcosa per cambiare il mondo in positivo. Trevor lo prende alla lettera, e lancia "passa il favore" (che in realtà in inglese sarebbe "pagalo dopo": ossia ora tu ricevi un favore, e in seguito ripagherai qualcuno per esso), sorta di catena che farà il giro degli Stati Uniti, facendo persino finire in tv il bambino.

Un sogno per domani è un mix tra commedia, film drammatico e film di crescita personale, e si distingue bene in tutti e tre i campi, pur dando a tratti l’impressione di non riuscire a sfondare, se così si può dire, e di restare sempre a metà strada, appesantito peraltro da un certo tono melodrammatico e pesante.

Recitazione buona, trama tutto sommato scontata ma interessante, dialoghi spesso accattivanti. Con anche, come si diceva, qualche vero e proprio spunto di crescita personale, come il seguente, pronunciato proprio dal piccolo Trevor;
"Per me certe persone hanno troppa paura per pensare che le cose possano essere diverse. Insomma, il mondo non è tutto quanto merda. Ma credo che sia difficile per certa gente che è abituata alle cose così come sono, anche se sono brutte, cambiare. E le persone si arrendono. E quando lo fanno, poi tutti ci perdono".

O come il seguente:
"Eccovi qui: non potete guidare, votare, non potete neanche andare in bagno senza un permesso da parte mia. Siete incastrati proprio qui, nella seconda media. Ma non per sempre, perché un giorno sarete liberi. Ma che succede se il giorno in cui siete liberi non siete preparati, non siete pronti?".

O ancora:
"Il regno della possibilità esiste dentro ognuno di voi, perciò potete farlo".

Nel complesso, Un sogno per domani è un buon film, con diversi livello di lettura-visione, e che vale certamente la pena vedere, nonostante imperversi in esso un'aria melodrammatica che immagino sia stata usata per attirare il grande pubblico che si nutre di quel tipo di emozione.

Fosco Del Nero



Titolo: Un sogno per domani (Pay it forward).
Genere: drammatico, psicologico, commedia, sentimentale.
Regista: Mimi Leder.
Attori: Haley Joel Osment, Kevin Spacey, Helen Hunt, Jay Mohr, Angie Dickinson, James Caviezel, Jon Bon Jovi.
Anno: 2000.
Voto: 7.
Dove lo trovi: qui.

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