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Nella vita bisogna avere il coraggio di volare.

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L'unico posto in cui puoi trovare la forza è dentro di te.

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Ogni tanto ricordati di amare qualcuno.

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Se vuoi che il mondo cambi, inizia a darti da fare tu stesso.

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Sai ancora sorprenderti dell'esistenza?

Corso di esistenza

giovedì 16 gennaio 2014

Il gabbiano Jonathan Livingston - Hall Bartlett

Se ho letto ormai svariati anni fa Il gabbiano Jonathan Livingston, il capolavoro della narrativa spirituale di Richard Bach, e se ne avevo anche sentito l’audiolibro, non avevo tuttavia ancora visto l’omonimo film.

Non perché non sapessi della sua esistenza, ma perché davo per scontato che non avrebbe potuto essere all’altezza del libro e, quindi, lo avevo evitato in partenza.
Avendone però sentito parlare bene, mi sono deciso e l’ho visto.

La trama rimane essenzialmente la stessa del libro, pur se con qualche variazione e con una gestione dei tempi assai differente, per ovvi motivi temporali: il protagonista è il gabbiano Jonathan Livingston, il quale, per via del suo desiderio di volo e di libertà, viene esiliato dal suo stormo di nascita.
Jonathan allora inizia un lungo peregrinare, che lo porterà fino a un nuovo stormo, in cui Chiang e Maureen gli faranno da maestri.
Dopo aver imparato da loro l’essenza del vero gabbiano, a sua volta Jonathan diventerà un maestro e il suo primo allievo sarà Fletcher, anch’egli esiliato dal medesimo stormo… cui i due ritorneranno per insegnare a loro volta ad altri gabbiani come loro, che sentono che nella vita c’è qualcosa di più oltre che “il mangiare, il beccarsi tra noi o il diventare importanti nello stormo”.

E, a proposito, riporto ora alcune frasi tratte dal film, in modo da dare un’idea più precisa, a chi non avessero mai sentito parlare del bellissimo Il gabbiano Jonathan Livingston, su cosa andrà a trovare nel film… anche se più che il film consiglio sempre il romanzo. 

“C'è un mondo incredibile lassù: nessuno di noi l'ha mai visto o ne ha sentito mai parlare. 
Lassù si può vedere dappertutto: per la prima volta in vita mia ho visto dove viviamo.”

“Ciao, Jonathan, siamo tuoi fratelli. 
Siamo venuti a condurti più in alto.”

“– Io sono vecchio, sono stanco. Io non posso volare più in alto di così.
– Invece sì che puoi, Jonathan, perché tu hai imparato tutto. Hai finito una scuola, ed è arrivato il momento di cominciarne un’altra.”

“Tu hai idea di quante vite dobbiamo aver vissuto noi, prima che ci passasse lontanamente per il cervello che al mondo c'è qualcos'altro che conta oltre che il mangiare e il beccarsi fra noi o il diventare importanti nello stormo?
Mille, diecimila vite, Jonathan! E poi altre cento vite per imparare che c'è qualcosa chiamata "perfezione". E altre mille ancora per capire che lo scopo della vita è raggiungere quella perfezione e insegnarla agli altri.”

“Il paradiso non è un luogo.
Il paradiso è essere perfetti.”

“Puoi arrivare dovunque, nello spazio e nel tempo... dovunque desideri arrivare.
Io sono andato in ogni luogo possibile, in ogni dove e in ogni quando.
Dopo un po', si comincia a credere che lo spazio e il tempo non siano cose reali.”

“Per volare alla velocità del pensiero, verso un luogo qualunque, che esiste ora, che sia mai esistito o che mai sarà, devi cominciare a persuaderti che ci sei già arrivato.”

“Pensa semplicemente all'amore e vediamo dove vai a finire.”

“I simili si attraggono a vicenda. Dov’è il tuo pensiero, lì sarà anche il tuo corpo, prima o poi. Prova ancora, e fissa il tuo pensiero su qualcosa che hai sempre amato.”

“Una gran parte dell’amore consiste nel dare: dividere le cose che si conoscono con qualcuno che cerca di imparare. Prova ancora, e questa volta pensa a dare. 

“Un giorno saprai quanto tempo fa è cominciato il tuo volo e che viaggio stupendo hai compiuto. Ora tu sei pronto a intraprendere il più difficile e il più meraviglioso dei viaggi: sei pronto a volare in alto e conoscere il significato della bontà e dell'amore.”

“È importante dare quel che si è trovato, come un regalo, a chiunque sia disposto ad accettarlo.”

“Jonathan, continua a istruirti sull'amore.”

“Arriva sempre il momento di separarsi e di dirsi addio.
Jonathan, va' con il mio amore.”

“Il vostro corpo, da una punta di un’ala all’altra, non è altro che pensiero puro, in una forma concreta, visibile. Spezzate le catene che imprigionano il vostro pensiero, e anche il vostro corpo sarà libero.”

“Sì, lo so, un gabbiano sa a malapena camminare…
Ma non capisci? Un gabbiano non è stato creato per camminare, è stato creato per volare.
E quando impara a volare è la più pura, la più bella, la più aggraziata creatura del mondo. Questo vale per te, vale per me, vale per tutto lo stormo. Noi possiamo librarci liberi nel cielo, ma spesso non lo vogliamo.
È questo il regalo che possiamo fare: aiutare quelli che vogliono imparare a capire.”

“Esiliando te e gli altri gabbiani hanno fatto del male solo a loro stessi. Un giorno lo capiranno. Un giorno vedranno quello che tu vedi. Perdonali, e aiutali a capire.”

“L'unica vera legge è quella che conduce alla libertà.
Altra legge non c'è.”

“Certo, l'odio non si può amare. Ma devi esercitarti a vedere il bene in ciascuno di loro e aiutarli a vedere chiaro in sé stessi: è questo che io intendo per amore. E ci provi gusto, quando afferri lo spirito del gioco.”

“Abbiamo imparato tutti e due quello che si prevedeva che imparassimo nel nostro tempo.”

“L'unico modo per trovare l'amore e la perfezione è dentro di noi.”

Il film è bello, ben fatto se si considera l’oggettiva difficoltà di avere come "personaggi" dei gabbiani, e peraltro propone degli scenari naturali molto belli a vedersi. Tuttavia, non regge il confronto con il capolavoro originale di Richard Bach, ed è a questo che vi rimando, anche perché il film, forse per motivi di tempo, non riesce a proporre tutti i contenuti e il senso di evoluzione presente invece nel libro.
Viceversa credo che, dopo aver letto il libro, si possa apprezzare maggiormente anche il film.
Nel caso, buona visione.

Fosco Del Nero 



Titolo: Il gabbiano Jonathan Livingston (Jonathan Livingston seagull).
Genere: fantastico, spirituale.
Regista: Hall Bartlett.
Anno: 1973.
Voto: 6.5.
Dove lo trovi: qui.

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