Slide # 1

Slide 1

Nella vita bisogna avere il coraggio di volare.

Slide # 2

Slide 2

L'unico posto in cui puoi trovare la forza è dentro di te.

Slide # 3

Slide 3

Ogni tanto ricordati di amare qualcuno.

Slide # 4

Slide 4

Se vuoi che il mondo cambi, inizia a darti da fare tu stesso.

Slide # 5

Slide 5

Sai ancora sorprenderti dell'esistenza?

Corso di esistenza

lunedì 14 aprile 2014

Star wars 3 - La vendetta dei Sith - George Lucas

La vendetta dei Sith è il terzo capitolo della saga esalogica di Star Wars, anche se, per la nota inversione delle due trilogie, questo è l’ultimo film girato.
Il film, dunque, connette la trilogia del 2000 alla trilogia del 1980, per semplificare le date, dando continuità alle due storie.

Dopo il secondo episodio, era ormai chiaro dove si sarebbe andati a parare, e si trattava solo di sistemare i vari tasselli e vedere come si sistemavano i dettagli.
Anche se, pur sapendo come sarebbero andate le cose, per certi versi viene spontaneo "tifare" in una certa direzione…

La direzione della redenzione di Anakin, per esempio, o la speranza che egli non perpetri il massacro del tempio jedi, bambini compresi.

Speranze vane, ovviamente, visto che le cose sono andate come dovevano andare, compresa la trasformazione definitiva di Anakin Skywalker in Dart Fener (che però nell'originale è Dart Vader, nome dal suono molto simile a Dark Father, ossia Padre Oscuro) e il passaggio dalla Repubblica retta dal Senato all’Impero retto da Palpatine-Dart Sidious.

La domanda dunque è: queste transizioni sono credibili oppure forzate?

Dal mio punto di vista, qualche forzatura c’è stata, presente soprattutto dal secondo episodio, a mio avviso il meno dotato dei sei film girati finora (sui nove previsti in tutto), col giovane Anakin che si avvicina al Lato Oscuro in modo poco plausibile, plagiato assai facilmente proprio lui che è stato praticamente cresciuto dai jedi e che si era dimostrato poco malleabile anche da parte loro… altra cosa forzata, dato il bambino positivo ed entusiasta che era quando Qui-Gon Jinn, Obi-Wan Kenobi e Yoda lo avevano preso in custodia.

Anche la faccenda del senato galattico e del disegno oscuro che è passato inosservato ai fior fior di jedi che erano lì presenti mi ha lasciato perplesso, cosa che sarebbe stata spiegabile solo con un’inusitata potenza del maestro sith, nettamente superiore a quella di tutti i jedi messi assieme… quando invece Mace Windu aveva praticamente sconfitto Dart Sidious con le sue sole forze, salvo poi essere tradito da Anakin… il quale un’oretta prima aveva tradito Palpatine… che poco dopo ha invece accettato come suo unico maestro. 

Pure il fatto che Mace Windu sia andato ad affrontare il nemico numero uno dei jedi con un piccolissimo drappello e persino senza consultare Yoda e il consiglio dei jedi è narrativamente forzato… come lo sono le distanze temporali tra il terzo episodio e il quarto, data la differenza di appena venti anni o ancora meno, nella quale tutta una galassia fa in tempo a dimenticarsi dei jedi, vent’anni prima riveriti e tenuti in gran conto, e dopo poco tempo considerati “una religione superstiziosa”… ma vabbé, molte cose in questa "trilogia iniziale” hanno lasciato un po’ perplessi, pur mantenendo in parte il fascino dei vecchi Star wars.

Anche se forse la traiettoria meno convincente tra tutte è quella di Padme, la quale nel primo episodio parte come regina dura e pura, nel secondo diviene una senatrice carismatica e importante, mentre nel terzo si trasforma d'improvviso in una mogliettina piagnucolosa che aspetta a casa che il marito torni dal lavoro. Davvero poco coerente.

Alla fine della fiera, degli episodi 1,2 3 e il mio preferito è nettamente il primo, La minaccia fantasma, l’unico senza forzature di trama, giacché si trattava dell’inizio e non c’era un predecessore cui ricollegarsi o un successore cui riallacciarsi in tutta fretta, nonché quello con più contenuti di spessore inseriti nei dialoghi, come ho evidenziato nella relativa recensione.

Anche de La vendetta dei Sith mi sono segnato qualcosa di "evolutivo", ossia quanto segue.

“La paura del distacco conduce al lato oscuro. La morte è parte naturale della vita: gioisci per coloro che intorno a te si trasformano nella Forza. Dolore non avere, rimpianto non avere. L’attaccamento conduce alla gelosia; l’ombra della bramosia essa è.”

“Esercitati a distaccarti da tutto ciò che temi di perdere.”

C'è anche qualcosa di tremendamente contemporaneo, a livello di politica e cultura generale.

“Hai mai pensato che potremmo essere noi dalla parte sbagliata?”
“Che vuoi dire?”
“Se la democrazia per cui operiamo avesse cessato di esistere, e la Repubblica fosse diventata il male stesso che noi vogliamo distruggere?”

“Ancora una volta i sith saranno i padroni della galassia... e sarà sempre pace.”

“È così che muore la libertà: sotto scroscianti applausi.”

La vendetta dei Sith, comunque, a mio avviso è superiore a L’attacco dei cloni, perché, pur con le forzature evidenziate e anche altre, mantiene una certa tensione scenica, grazie a molti scontri epici e importanti per l’evoluzione della storia: quello tra Anakin e il suo maestro Obi-Wan Kenobi, per esempio, dal quale nasce la famosa maschera nera, o quello tra Yoda e Palpatine, pur se interlocutorio. Pure la morte di Mace Windu e il passaggio definitivo di Anakin alle forze oscure non lasciano indifferenti.

Insomma, discreta valutazione per il terzo episodio di George Lucas… e ora mi vedo la trilogia originaria.

Fosco Del Nero



Titolo: Star wars 3 - La vendetta dei Sith (Star wars: episode III - Revenge of the Sith).
Genere: fantascienza.
Regista: George Lucas.
Attori: Ewan McGregor, Hayden Christensen, Natalie Portman, Ian McDiarmid, Samuel L. Jackson, Christopher Lee, Anthony Daniels, Jimmy Smits, Joel Edgerton, Keisha Castle-Hughes, Kenny Baker, Peter Mayhew, Silas Carson, Jay Laga'aia.
Anno: 2005.
Voto: 7.
Dove lo trovi: qui.

Il mondo dall'altra parte