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Nella vita bisogna avere il coraggio di volare.

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L'unico posto in cui puoi trovare la forza è dentro di te.

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Ogni tanto ricordati di amare qualcuno.

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Se vuoi che il mondo cambi, inizia a darti da fare tu stesso.

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Sai ancora sorprenderti dell'esistenza?

Corso di esistenza

mercoledì 18 novembre 2015

L'arte del sogno - Michel Gondry

Il film recensito oggi è L'arte del sogno, girato nel 2006 da Michel Gondry (regista già recensito in Be kind rewind - Gli acchiappafilm).
Si tratta di una produzione franco-italiana, anche se dell’Italia nel film non v’è traccia, col film che invece si divide tra il Messico e la Francia.

Il padre di Stéphane è difatti messicano, mentre la madre francese. Quando i due si erano separati, il figlio era tornato in Messico col padre, salvo poi andare dalla madre a Parigi quando il padre è morto.

A questo punto Stéphane (Gael Garcia Bernal; Nessuna notizia da Dio, Y tu mama tambien, La mala educaciòn) è ormai un trentenne, anche se per molti versi è ancora immaturo: insicuro e introspettivo, da un lato è estremamente creativo, ma dall’altro lato tende a rifugiarsi nei sogni, tanto da avere problemi a distinguere la realtà dal sogno.

Gli stessi problemi che a tratti ha anche lo spettatore del film, giacché molte scene cominciano in modo credibile, ma poi si rivelano fittizie, quando non proprio oniriche all’eccesso, come la ricorrente camera di registrazione, nella quale l’addormentato Stéphane rigira la sua vita come avrebbe voluto che fosse andata.

Ciò riguarda soprattutto Stéphanie, vicina di casa di cui Stéphane si invaghisce (dopo aver messo da parte l’idea di provarci con la più carina ed effervescente Zoe) e che è essa stessa molto libera e creativa… ma che non ha le stesse turbe mentali del suo omonimo maschile, tanto da non riuscire a gestirle e da farla rinunciare al possibile rapporto.

Alla fine i protagonisti del film sono questi, cui si aggiungono i tre colleghi di lavoro di Stéphane, anch’essi un po’ strani, per quanto non ai livelli del ragazzo.

L'arte del sogno oscilla tra commedia, dramma sentimentale e dramma psicologico, anche se la componente più forte è probabilmente data dall’elemento surreale, per via delle numerose scene oniriche presenti nel film, che se non sono la maggioranza poco ci manca.

E, in questo senso, Michel Gondry esplora un tema a lui caro, affrontato anche nel più famoso Se mi lasci ti cancello, altro film che unisce l’elemento onirico, l’elemento psicologico e la relazione sentimentale, per quanto in un’atmosfera più seriosa…

… ma complessivamente più riuscita, giacché L'arte del sogno alla fine della fiera non offre molto: delle scene originali e visivamente interessanti, ma un ensamble che nel complesso funziona poco, anche perché con la protagonista Charlotte Gainsbourg non accende lo schermo e l'intesa con Gael Garcia Bernal non è il massimo.

Peccato, si poteva fare di più… ma comunque molte trovate sono originalissime e apprezzabilissime.

Fosco Del Nero



Titolo: L'arte del sogno (La science des rêves).
Genere: commedia, drammatico, sentimentale, surreale.
Regista: Michel Gondry.
Attori: Gael Garcia Bernal, Charlotte Gainsbourg, Alain Chabat, Miou-Miou, Pierre Vaneck.
Anno: 2006.
Voto: 5.
Dove lo trovi: qui.

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