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Nella vita bisogna avere il coraggio di volare.

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L'unico posto in cui puoi trovare la forza è dentro di te.

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Ogni tanto ricordati di amare qualcuno.

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Se vuoi che il mondo cambi, inizia a darti da fare tu stesso.

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Sai ancora sorprenderti dell'esistenza?

Corso di esistenza

mercoledì 30 luglio 2008

Il labirinto del fauno - Guillermo Del Toro

Il labirinto del fauno è un film che a mio avviso non ha riscosso il successo che si meritava.
I motivi?

Come prima cosa, è stato fatto passare per un genere (il fantasy, molto di moda recentemente) che non rispecchiava se non in piccola parte.

In secondo luogo, è un film molto e crudo e forte, comprensivo di scene di violenza e intenso dolore fisico (sangue, tortura, uccisioni, etc).

Il labirinto del fauno è stato presentato come fantasy, forse per cavalcare il successo di Harry Potter, Il signore degli anelli, Le cronache di Narnia e compagnia bella, ma, pur presentando elementi immaginativi, le sue strutture portati sono altre: il genere drammatico e quello storico... con anche un leggero sapore interiore-esistenziale.

Il film è ambientato nella Spagna franchista, e racconta in particolare le lotte tra le milizie del regime e i rivoluzionari. 
Il racconto non lascia niente all'immaginazione: dopo pochi minuti, già si vedono sangue, nasi squarciati ed esecuzioni sommarie con proiettili alla testa.
Dopo un altro po', si assiste a torture, violenze morali e fisiche di ogni tipo.
Si va ancora avanti, e si vedono mutilazioni facciali, donne morte di parto, gambe recise e senza dubbio qualcos'altro che mi sto dimenticando.

Insomma, quello che era stato presentato come un fantasy, genere da molti associato (erroneamente peraltro) all'infanzia, si rivela tutt'altro (da cui le proteste di molti genitori che avevano portato i pargoli al cinema a vederlo, con la colpa suddivisa tra coloro che informano male e coloro che si informano poco).

Certo, la protagonista, la giovane Ofelia, ha a che fare con fauni, fate, rospi giganti, regni fatati e mandragole viventi, ma ciò procede in modo parallelo alla storia reale, peraltro lasciando lo spettatore nell'indecisione su quanto si sta svolgendo... realtà o immaginazione della bambina?

Globalmente parlando, comunque, Il labirinto del fauno è un film bellissimo, ispirato come pochi, capace di coinvolgere lo spettatore e di mantenerlo interessato sia alla parte "storica" sia a quella "immaginifica", che peraltro si compenetrano.

La fotografia è molto bella; bella pure la colonna sonora; anche la recitazione è convincente, pur in assenza di volti "big".
Insomma, tenendo presente quanto detto (non è un fantasy in senso stretto ed è un film molto crudo), la visione de Il labirinto del fauno è consigliatissima, capace anche di dare qualche spunto di tipo interiore (magia, immaginazione, crescita interiore).

Penultimo appunto: non ho visto moltissimi film di Guillermo Del Toro, il regista, ma quei pochi li ho tutti graditi: oltre a quello di cui si parla in questa recensione, anche La spina del diavolo ed Hellboy.

Chiudo le recensione proponendo alcune belle frasi de Il labirinto del fauno, a cominciare dalle parole che lo aprono, che potrebbero benissimo essere una metafora della condizione spirituale di dimenticanza dell'essere umano.

"Nel regno sotterraneo dove la bugia e il dolore non hanno significato, viveva una principessa che sognava il mondo degli umani. Un giorno, traendo in inganno i suoi guardiani, fuggì, ma, appena fuori, i raggi del sole la accecarono, cancellando così la sua memoria, e la principessa dimenticò chi fosse e da dove provenisse. Il suo corpo patì il freddo, la malattia e il dolore, e dopo qualche anno morì.
Nonostante tutto, il re credeva che l'anima della principessa avrebbe un giorno fatto ritorno, magari in un altro corpo, in un altro luogo, in un altro tempo. L'avrebbe aspettata sino all'ultimo respiro, fino a che il mondo non avesse smesso di girare."

"Dovrete superare tre prove al cospetto della Luna piena.
Questo è il libro dei crocevia: quando sarete sola, apritelo e vi preannuncerà il futuro, e vi indicherà la strada."

"Quello che sonnecchia lì non è per niente umano.
Vedrete un sontuoso banchetto, ma non bevete e non mangiate nulla: ne va della vostra vita."

"E si dice che la principessa discese nel regno paterno e che lì regnò con giustizia e benevolenza per molti secoli, che fu amata dai suoi sudditi e che lasciò dietro di se delle piccole tracce del suo passaggio sulla terra, visibili solo agli occhi di chi sa guardare."

Fosco Del Nero



Titolo: Il labirinto del fauno (The pan's labyrinth).
Genere: storico, drammatico, fantasy.
Regista: Guillermo Del Toro.
Attori: Sergi Lopez, Maribel Vardù, Ivana Baquero, Doug Jones, Alex Angulo, Adriana Gil.
Anno: 2006.
Voto: 7.5.
Dove lo trovi: qui.

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