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Nella vita bisogna avere il coraggio di volare.

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L'unico posto in cui puoi trovare la forza è dentro di te.

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Ogni tanto ricordati di amare qualcuno.

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Se vuoi che il mondo cambi, inizia a darti da fare tu stesso.

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Sai ancora sorprenderti dell'esistenza?

Corso di esistenza

venerdì 7 agosto 2009

American pie 4 - Band camp - Steve Rash

Dopo aver recensito i primi tre film della saga (American pie 1, American pie 2 e American pie 3), propongo anche il quarto, diverso dagli altri per diversi motivi.

Il motivo principale è che gli attori di American pie - Band camp non sono quelli dei precedenti episodi.

Ancora, stavolta abbiamo un protagonista centrale, in luogo di diversi co-protagonisti.

Inoltre, non si hanno più ambientazioni scolastiche o universitarie, ma si va direttamente nel tanto citato (da Michelle, la ragazza di Jim) campo della banda di Tall Oaks.

Infine, mentre i primi tre episodi erano stati fatti per il cinema, questo quarto è uscito direttamente in homevideo, senza passare per le sale cinematografiche.

Devo dire subito una cosa: mi è piaciuto anche questo quarto episodio della saga, nonostante tanto i primi quanto American pie - Band camp siano stati bistrattati da parte della critica.

Ok, è vero, tutti e quattro i film sono palesemente comico-demenziali.
Ok, è vero, tutti e quattro sono spesso ruvidi e a tratti proprio volgari e terra terra.
Ok, non si parla di filosofia o di storia.

Però, il punto è che:
- hanno dei personaggi molto ben caratterizzati,
- hanno una trama fitta e un ritmo alto, tanto che non annoiano mai,
- fanno ridere.

Questo quarto film, in particolare, si concentra sulla figura di Matthew Stifler, il fratello minore di Steven Stifler, del tutto intenzionato a seguirne le orme sia a livello umano, sia come produzione video (con la “Stiffmeister Production”).

E, se possibile, Matt sembra ancora più rozzo e sciolto del fratello maggiore, cosa che non si tarderà a vedere…

Anche se, e con l’andare avanti del film diverrà chiaro anche questo, egli è meno insensibile di quanto vorrebbe dare a intendere.
Complice anche l’amore-odio con Elyse Houston, sua amica d’infanzia e direttrice della banda del campo, che dovrà impegnarsi nelle gare in programma tra i diversi campi in gara.

In mezzo, numerosi personaggi, anch’essi ben riusciti: dal nerd Ernie al maniaco Jimmy, dal gigante Oscar alla suonatrice di bassotuba Chloe.
Per non parlare di Brandon Vandecamp, il cui nome Matt, in svariati impeti di competitività, storpierà in modi ridicoli.

Da citare anche i già noti Noah Levestein (il padre di Jim) e Chuck Sherman (noto Sherminator).

Anche American pie - Band camp, dunque, mi ha divertito, e, anzi, persino più del terzo episodio della serie (i primi due forse sono un poco meglio).
Ok, ok, non è Kubrick, ma probabilmente American pie è più divertente di Kubrick, e i ricercatori ci dicono che ridere fa bene...

Fosco Del Nero



Titolo: American pie 4 - Band camp (American pie 4 - Band camp).
Genere: commedia, comico.
Regista: Steve Rash.
Attori: Tad Hilgenbrinck, Arielle Kebbel, Jason Earles, Matt Baker, Matt Barr, Tara Killian, Carla Alaponte.
Anno: 2005.
Voto: 7.
Dove lo trovi: qui.

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