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Nella vita bisogna avere il coraggio di volare.

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L'unico posto in cui puoi trovare la forza è dentro di te.

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Ogni tanto ricordati di amare qualcuno.

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Se vuoi che il mondo cambi, inizia a darti da fare tu stesso.

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Sai ancora sorprenderti dell'esistenza?

Corso di esistenza

venerdì 27 novembre 2009

La spina del diavolo - Guillermo Del Toro

La spina del diavolo è un film di difficile classificazione, composto com’è da una sinergia di fattori.
Si presenta, anche se forse sarebbe più opportuno dire è stato presentato, come un horror, e in effetti specie nel suo incipit vi è qualche elemento orrorifico, ma poi si dispiega come una storia di formazione giovanile dal contenuto essenzialmente drammatico.

E non poteva essere altrimenti, posto che in essa confluiscono due elementi: la guerra civile spagnola dell’anno 1939 e un orfanotrofio.

Proprio in quest’ultimo finisce Carlos, ragazzino che, pur non sapendolo ancora, ha appena perso il padre in guerra, e che viene per l’appunto portato nella struttura per orfani.

Intorno ad essa gravitano losche figure: da Jacinto (Eduardo Noriega, protagonista del bellissimo Apri gli occhi di Alejandro Amenabar) al “Sospiroso”, che pare essere un fantasma che infesta l’orfanotrofio…

Se il film ha un sapore meticcio, in pari misura lo ha, e sarebbe stato strano il contrario, il suo regista, che risponde al nome di Guillermo Del Toro, che ha diretto prodotti tanto diversi tra loro come Hellboy e Il labirinto del fauno.

Io propendo per questo secondo filone, e difatti ho assai apprezzato Il labirinto del fauno, film triste ma contemporaneamente bellissimo ed evocativo.

La spina del diavolo, che lo precede di qualche anno, si situa proprio in questo spazio narrativo, per quanto, a mio avviso, con esiti nettamente inferiori.
E non tanto per sua deficienza, visto che si tratta di un film più che sufficiente, quanto per l’eccellenza del dirimpettaio.

Di suo, La spina del diavolo è un film discreto, con una trama sostanzialmente semplice, e peraltro in buona parte abusata (la presenza spiritica che infesta un certo posto), una location anch’essa poco originale (sono numerosi i film ambientati in un orfanotrofio; tra gli altri, ricordo i recenti El orfanato e Saint Ange, con quest’ultimo che secondo me è il migliore della triade), una buona recitazione dei protagonisti e una certa cura per fotografia e montaggio.

Insomma, a mio avviso vale la pena di vederlo, per quanto non siamo di fronte a un prodotto che ha fatto o che farà la storia del cinema.

Fosco Del Nero



Titolo: La spina del diavolo (El espinazo del diablo).
Genere: drammatico, fantastico, horror.
Regista: Guillermo Del Toro.
Attori: Federico Fernando Tielve, Luppi, Eduardo Noriega, Marisa Paredes, Inigo Garcés, Irene Visedo.
Anno: 2001.
Voto: 6.5.
Dove lo trovi: qui.

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