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Nella vita bisogna avere il coraggio di volare.

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L'unico posto in cui puoi trovare la forza è dentro di te.

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Ogni tanto ricordati di amare qualcuno.

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Se vuoi che il mondo cambi, inizia a darti da fare tu stesso.

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Sai ancora sorprenderti dell'esistenza?

Corso di esistenza

mercoledì 12 maggio 2010

Angel-A - Luc Besson

Di recente ho recensito Miracolo a Milano, un film italiano del 1951, diretto da Vittorio De Sica, curiosa sinergia tra ambientazione di povertà-degrado, piglio da commedia ed evento finale di genere fantastico-grottesco.

Quest’oggi recensisco un film che, casualmente, presenta lo stesso trittico di componenti, per quanto non abbia nulla a che fare col caso precedente: parlo di Angel-A, diretto nel 2005 da Luc Besson.

Besson è un regista assai eclettico, che personalmente apprezzo parecchio: come non ricordare, difatti, i suoi precedenti exploit, ossia Nikita, Leon, Il quinto elemento, ma anche gli altrettanto validi, tra l'altro tutti molti diversi tra di loro, Adele e l'enigma del faraone e Arthur e il popolo dei Minimei?

In tutti i suoi film, peraltro, vi è un’eroina, un personaggio femminile assai forte e carismatico, per quanto di natura diversa, come diverso è il genere dei suoi film, oscillanti tra thriller, storia d'amore, fantastico e commedia.

Angel-A rispecchia alla perfezione tutto ciò: all’ambientazione cittadina, con una Parigi veramente bellissima sullo sfondo, tutta in uno scintillante bianco e nero, risponde il personaggio di Angela, veramente fuori dalle righe, col film che parte come un dramma, per poi evolversi in commedia e in storia surreale... con dei contenuti di crescita personale davvero marcati, ciò che dà una marcia in più al film.

Stavolta il personaggio femminile è interpretato dalla statuaria Rie Rasmussen, pronta a raccogliere l’eredità di Anne Parillaud (Nikita), Natalie Portman (Leon) e Milla Jovovich (Il quinto elemento).
A farle da compagno, Jamel Debbouze, il cui nome probabilmente non dirà nulla al lettore, salvo poi riconoscerlo come il fruttivendolo un po' imbranato ma simpatico de Il favoloso mondo di Amelie.

Ecco in breve la trama di Angel-A: André è un giovane di origine maghrebina pieno di problemi. I più pressanti sono di ordine finanziario, visto che deve parecchi soldi ad alcuni boss della malavita parigina, ma anche quelli di ordine psicologico non mancano, e anzi i primi sono il risultato dei secondi.
Tanti sono i suoi guai ch'egli pensa di suicidarsi, recandosi anche nel luogo dell’eventuale autodelitto… in cui incontra Angela, intenta a sua volta a suicidarsi.
Per salvarla, egli si tufferà nella Senna, avviando così, una volta entrambi in salvo, una bizzarra amicizia.

La fotografia del film è eccellente, i dialoghi brillanti, la trama originale, con l’esclusione del finale un po' melodrammatico e molto commercial-popolare, senza il quale il film sarebbe stato di un livello ancora superiore e al quale comunque lo spettatore giunge già sazio per via della ricchezza interiore della pellicola, la quale sembra in partenza una commedia urbana ma che si rivela una storia di evoluzione personale che ci parla di amore per sé, amore per la vita, non giudizio, leggerezza, momento presente, libertà... mica poco.

Memorabile il personaggio interpretato dalla bella Rie Rasmussen, col film, davvero una lieta sorpresa, che è caldamente consigliato, e di cui, giusto per invogliare, vi anticipo qualche frase dalla valenza esistenziale. Non a caso, la storia prende le mosse da una richiesta a Dio, ciò che certifica la natura "spirituale" del film e che costituisce la prima citazione proposta.

"È questo che vuoi?
Perché mi hai abbandonato?
Perché non rispondi mai alle mie domande?"

"L’unica persona che può fare qualcosa per te non puoi essere che tu."

"Il problema è che tu pensi solo a fuggire, non fai altro. Invece di fermarti, invece di respirare."

"Su la testa, e guarda.
Ammira, le nuvole, il cielo, gli uccelli, la vita.
Dappertutto.
Respira."

"Tu della tua parte maschile hai preso i lati peggiori: le bugie, l'ambizione, la paura di non essere all'altezza, di essere giudicato, la paura di amare."

"Non fai che lamentarti... te ne accorgi?
Cogli l'attimo, e smettila di lagnarti."

"Ma perché continui sempre ad umiliarmi?"
"Lo fai benissimo da solo."

"Basta, piantala di trattarmi così."
"Ti tratto come mi tratti tu."

"Sei tu che ti incasini, menti sempre, menti a tutti e a te stesso per primo. E hai paura: paura di te, paura di tutto e di tutti."

"Sono il tuo riflesso, la tua immagine: io sono te."

"Se ti interessi a me vuol dire che cominci a interessarti a te stesso."

"La mia missione è insegnarti quanto più possibile nel tempo più breve."

"Non è sminuendo i miei meriti che aumenti i tuoi."

"- Ti fa male qui? Sento un nodo.
- È paura. È meno forte, ma ancora c’è.
- Devi farla uscire, una volta per tutte. Quello che è fuori non è più dentro, lo capisci? E poi lì dentro sarà tutto sgombro, devi solo riempirlo."

"Quanto ti senti una merda, sei attirato dalle merde."

"Guarda il tuo corpo, straziato dalla mancanza d'amore. Non vedi che merita che qualcuno si occupi di lui?
Allora, non lo rifiutare questo corpo ferito, che ti ha sopportato per tanto tempo senza mai lamentarsi. Digli quant'è importante, quanto conta, dagli ciò che merita."

"È  difficile amarsi se nessuno ti rimanda l'immagine."

"Sono felice, André. 
Qui, in questo momento."

"Mi chiamo André, ho ventotto anni e sono libero."

Per non parlare della scena dello specchio, davvero meravigliosa... e al contempo un esercizio di autostima-autoaffetto che ciascuno può fare.

Buona visione.

Fosco Del Nero



Titolo: Angel-A (Angel-A).
Genere: commedia, fantastico.
Regista: Luc Besson.
Attori: Jamel Debbouze, Rie Rasmussen, Gilbert Melki, Serge Riaboukine, Akim Chir, Venus Boone, Jérôme Guesdon, Eric Balliet, Loïc Pora, Michel Chesneau, Olivier Claverie, Michel Bellot, Solange Milhaud.
Anno: 2005.
Voto: 8.
Dove lo trovi: qui.

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