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Nella vita bisogna avere il coraggio di volare.

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L'unico posto in cui puoi trovare la forza è dentro di te.

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Ogni tanto ricordati di amare qualcuno.

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Se vuoi che il mondo cambi, inizia a darti da fare tu stesso.

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Sai ancora sorprenderti dell'esistenza?

Corso di esistenza

domenica 4 luglio 2010

Peach girl - Miwa Ueda

Dopo aver rinverdito la categoria degli anime con alcuni recenti acquisti (Hell girl, Due come noi, Seto no hanayome), è tempo anche di allungare di un’unità il numero di manga recensiti.

Lo farò con un manga disegnato tra il 1998 e il 2004 e consistente in 18 tankobon, poi convertiti in 25 volumetti in Italia: parlo di Peach girl, il famoso shojo manga di Miwa Ueda.

Per chi non lo sapesse, gli shojo manga sono i manga per ragazze, spesso per adolescenti.

E allora perché te li leggi tu, Fosco, che non sei né ragazza, né adolescente?

Semplice: perché li trovo divertenti.
Difatti, trovo spesso irresistibile il mix tra commedia, sentimenti, storie di scuola e spesso scene di demenzialità, così tipiche di manga e anime giapponesi.

Ma torniamo a Peach girl, fumetto di successo poi diventato anche cartone animato e film.

La protagonista principale è Momo Adachi, una ragazza molto carina ma poco popolare tra le compagne di scuola, un po’ per via del suo carattere chiuso e tranquillo, un po’ per via del suo aspetto, così alta e abbronzata (in Giappone le ragazze molto abbronzate sono a volte mal viste in quanto la cosa è culturalmente connessa con la prostituzione giovanile, così diffusa nella terra del Sol Levante).

L’unica ragazza con cui Momo riesce a fare amicizia è Sae, la quale però si dimostra a più riprese tutt’altro che amica: copia il suo abbigliamento, le ruba i ragazzi, parla male di lei in giro.

Tanto che anche il rapporto con il suo suo vecchio compagno delle media, Kazuya Toujigamori, detto Toji, di cui Momo è segretamente innamorata, andrà a peggiorare per via di Sae.
Anche perché ci si mette pure Okayasu Kairi, noto playboy della scuola, che si innamora di Momo e cerca a tutti i costi di stare con lei.

Da tale quartetto di partenza deriva tutta una serie di gag e situazioni ambigue, col manga che per tutta la sua durata si mantiene piuttosto fresco e vivace, alternando, come detto, humor, amore e varie situazioni di vita.

Ora, è vero che da un lato nel fumetto vi è una certa verve, che spesso fa sorridere, e che vi sono dei personaggi ben caratterizzati, a cominciare dalla protagonista Momo.

Ma, dall’altro lato, è vero pure che per i suoi 18 volumetti propone praticamente sempre lo stesso schema: lei sta con uno ma vi sono dei problemi, tanto da oscillare verso l’altro... e quasi sempre ciò per colpa della malefica Sae, protagonista negativa della storia.

I problemi di Peach girl sono questi: lo schema è troppo ripetitivo; o Sae è troppo intelligente rispetto agli altri, o gli altri sono dei tontoloni sempre in sua balia; gli adulti non ci sono mai; è impossibile che si creino così tanti equivoci… e che i cellulari non prendano mai, e dire che il Giappone è un paese piuttosto tecnologico.

Insomma, tutto il fumetto è una grande scusa per inscenare i dilemmi esistenzial-sentimentali di Momo. Cosa che va pure bene in piccole dosi, ma in Peach girl il limite è abbondantemente sorpassato, per non parlare dello spazio che si dà alla cattiveria dell’antiprotagonista, di cui l’autrice Miwa Ueda discute persino fuori campo, in spazi esterni al racconto, riferendola anche a persone reali, di cui a suo dire sarebbe pieno il mondo (cosa che mi fa pensare che il Giappone deve essere un posto molto pericoloso, le scuole soprattutto!).

In definitiva, Peach girl è un manga che ha una sua freschezza, una sua vivacità, ciò che spiega il buon successo tanto del fumetto quanto della serie animata, ma che lamenta alcune gravi mancanze, che lo limitano parecchio e che lo rendono poco credibile dal punto di vista della storia, e anche un po’ pesante alla lunga (stesse situazioni, stessi problemi, etc).

Fosco Del Nero



Titolo: Peach girl (Pichi Garu).
Genere: manga, commedia, adolescenziale, sentimentale.
Autore: Miwa Ueda.
Anno: 1998-2004.
Voto: 5.5.
Dove lo trovi: qui.

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