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Nella vita bisogna avere il coraggio di volare.

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L'unico posto in cui puoi trovare la forza è dentro di te.

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Ogni tanto ricordati di amare qualcuno.

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Se vuoi che il mondo cambi, inizia a darti da fare tu stesso.

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Sai ancora sorprenderti dell'esistenza?

Corso di esistenza

martedì 25 giugno 2013

6 giorni sulla Terra - Varo Venturi

6 giorni sulla Terra è un film decisamente particolare, sia come argomento di fondo, sia come produzione, sia come successo di pubblico.

Partiamo dall’argomento: il film è ispirato al lavoro del chimico e ufologo Corrado Malanga, una delle massime autorità mondiali in tema di rapimenti alieni e in particolare di ipnosi sui soggetti rapiti; il suddetto ricercatore non a caso compare in un fotogramma a inizio film... mentre guarda una conferenza sul tema.

La conferenza è tenuta dal protagonista della storia Davide Piso (Massimo Poggio), il quale porta avanti il suo coraggioso lavoro pur se osteggiato in diversi modi, leciti e meno leciti.
Il giovane professore è giunto alla conclusione che i rapimenti sono effettuati da una pluralità di razze aliene allo scopo di imparare a usare i corpi umani come contenitori, sottomettendo completamente l’anima umana, ma tale conclusione gli costa cara sotto il profilo accademico, tanto che per lui e i suoi due collaboratori non sembra profilarsi un cielo sereno all’orizzonte, nonostante il loro genuino desiderio di aiutare le vittime scacciando dal loro corpo il parassita alieno-demonico.
Le condizioni climatiche, poi, si vivacizzano alquanto per via del caso di Saturnia (Laura Glavan), ragazza alla quale il giovane Piso non è indifferente e che si rivelerà essere prima posseduta da Hexabor di Ur, un'entità aliena parecchio minacciosa per via della sua forza mentale, e poi la rampolla della nobile, antica e potente casata dei Gotha-Varano (cognome che echeggia un'appartenenza alle famiglie nobil-ibrido-rettiliane, che nel film sono definite come "satanisti, occultisti e massoni"; non a caso la ragazza quando è posseduta presenta degli occhi da rettile), concepita e allevata (compresi riti sessuali, pedofilia ed emozionalità distorta) per essere per l’appunto il contenitore-ospite per una razza aliena “amica” (padrona, più che amica).
Da questo momento in poi il film si muove tra scene di possessione aliena, confraternite nascoste, servizi segreti e logge massoniche, Vaticano e Gesuiti compresi.

Seguono alcuni commenti.
Il nome Saturnia si rifà ovviamente a Saturno e alla tendenza cannibalica a mangiare i suoi figli, le sue stesse creature.
Il nome Ur si riferisce alla città mesopotamica al centro della cultura più antica che il mondo ricordi: sumeri e babilonesi... con le loro varie deità regnanti. Ricordo che da Ur proviene il patriarca biblico Abramo.
Il film ha ovvi riferimenti a L'esorcista: sia le possessioni, sia le fattezze di Pazuzu... che non a caso è una divinità mesopotamica (e che ha una postura assai simile a quella del Bafometto, anch'esso una rappresentazione terioantropica, ossia mescolante elementi umani ed elementi animali, a cominciare dalle ali).
Nel film i Gotha-Varano sono descritti come importanti membri dell'Aristocrazia Nera, a livello storico, e come servi delle entità aliene, a livello essenziale: l'élite rettiliana. Gotha è una città della Germania che è stata importante da vari punti di vista, tanto da imparentarsi con i regnanti britannici e da essere il punto di avvio di diversi movimenti politici. I varani, viceversa, si sa cosa sono... peraltro, esisteva anche una casata dei Varano, ufficialmente estinta (ma le genealogie in verità non si estinguono mai, specialmente tra i nobili).
Nel film compare il personaggio di Padre Trismegisto, un sacerdote gesuita che già dal nome, nonché dalla sua provenienza culturale, mostra di sapere molte cose (lo interpreta il regista stesso).
Giacché lo studioso non interrompe le sue ricerche, pur dopo essere stato minacciato, gli viene sguinzagliato contro la Kabala, un'agenzia di servizi segreti di tipo "occulto": il nome è tutto un programma.
Curioso l'intermezzo del tentativo di esorcismo da parte del sacerdote ortodosso Platon, che fin da subito viene identificato come pedofilo: lo chiama in tal modo lo stesso Padre Trismegisto, che lo contatta via telefono, e lo apostrofa spregiativamente il demone-entità Hexabor. L'esorcista porta il nome di Platone: ciò sembra una critica al mondo greco e alle sue debolezze, quelle che permettono ai demoni di agire indisturbati (ne L'esorcista vi era una dinamica simile, per quanto non incentrata sulla pedofilia, ma sul materialismo).
Non manca anche qualche critica-allusione ai danni del protagonista del film: ricercatore curioso, mostra tuttavia i suoi lati deboli, nel portarsi a letto le varie ragazze che ipnotizza a scopi di studio, nel vacillare quando il demone gli promette di svelargli conoscenze mediche ignote all'umanità in cambio della sua collaborazione, nel sembrare tutto sommato non sgradito al demone stesso (e quindi psichicamente anch'egli debole), nell'essere risparmiato dagli agenti segreti una volta ritrovato svenuto per ordini dall'alto, nell'essere accolto alla fine delle vicende presso una loggia segreta capitanata dallo stesso Trismegistus... e che pare contrapposta all'altra loggia, quella demonico-rettiliana, seppur in una contrapposizione non del tutto lineare, del tipo bene contro male, ma più in una logica di superpotenze che si giocano il campo di battaglia dell'umanità, entrambe tuttavia con idee di dominio.

Considerando questi contenuti, per quanto non a tutti facilmente visibili, mentre apparentemente 6 giorni sulla Terra sarebbe un film di fantascienza con tinte da thriller-horror, dal momento che è ispirato a cose reali pare essere più un film di denuncia, tra rapimenti alieni, microchip, ipnosi, esoterismo, logge massoniche e possessioni alieno-demoniache (Corrado Malanga, ma non solo lui, sostiene per l’appunto che i demoni delle possessioni "religiose" sarebbero in realtà entità aliene che si sono momentaneamente impadronite di un corpo umano).
Se dovessi citare alcuni riferimenti, direi che 6 giorni sulla Terra sta a metà strada tra L'esorcista, Eyes wide shutRosemary's baby.

In questo senso, non stupiscono i problemi di produzione e di distribuzione lamentati dal regista Varo Venturi, col film che, paradossalmente, ha avuto più successo all’estero che in Italia, nonché tra la critica che tra il pubblico… anche per la scarsa visibilità di cui ha goduto, almeno qua da noi.

Riferita tutta questa pappardella, passiamo al mio giudizio, che sarà assai veloce. 
La trama è interessante, e l’argomento certamente merita di essere esplorato. 
Il film alterna momenti lenti a momenti di azione, anche se spesso è poco convincente nei suoi cambi di registro; l'efficacia del ritmo, a essere onesti, va e viene.
Visivamente, si presenta bene, con tinte spesso scure e inquietanti. 
Sufficiente la recitazione, col giudizio complessivo che è positivo, e che si riferisce, lo ripeto, a un film coraggioso e dal budget contenuto.
Nel complesso, il giudizio su 6 giorni sulla Terra è più valido dal punto di vista dei contenuti che da quello tecnico, col tutto che comunque è oltre la sufficienza.

In chiusura, propongo alcune citazioni estratte dal film che riassumono in sostanza ciò di cui si parla.

"Non stare così tranquillo, perché io ho un metodo per farti uscire di là. Lo sai, no? Se questa ragazza rafforza la sua coscienza, questa riattiverà l'anima, che ti brucerà, e per te sarà finita per sempre."

"In dieci anni ho condotto le mie ricerche su centinaia di persone, di ogni età, sesso e ceto sociale, che sotto ipnosi hanno rivissuto le loro esperienze di rapimento, cancellate, ma comunque registrate dal loro inconscio. E così abbiamo ricostruito che alcune razze extraterrestri, seguendo un programma di controllo e manipolazione genetica che dura ormai da millenni, impiantano nella mente dell'uomo una o più memorie aliene attive per controllare l'uomo e per poter sfruttare una certa particolare energia di cui esso dispone: potremmo definire questa energia con ciò che noi chiamiamo 'anima'."

"Come viene considerata dagli alieni questa umanità?"
"Mucche da mungere, o massa da manipolare secondo le esigenze."

"Per i gruppi di potere alieni l'importante è non farci prendere consapevolezza dell'anima; quindi è necessario stordire l'umanità attraverso i media, la politica, la cultura, la finanza, in un giornaliero bombardamento incrociato.
Questo è possibile solo grazie a un serio programma di controllo mentale, gestito da ibridi alieni e dai massimi poteri della Terra collegati tra loro dalle massonerie, attraverso le banche, gli eserciti, gli istituti di ricerca, le università e i servizi segreti."

"Voi siete il grande progetto. Attraverso una continua riprogrammazione genetica, vi abbiamo migliorato, millennio dopo millennio, vita dopo vita, e ora siete definitivamente pronti a riceverci. Siamo destinati inevitabilmente al comando della Terra."

"Gotha-Varano: satanisti, occultisti e massoni."

"C'è una variabile che tu non hai considerato, e che forse è la più importante di tutte."
"La compassione, lo so."

Fosco Del Nero



Titolo: 6 giorni sulla Terra (6 giorni sulla Terra).
Genere: fantascienza, psicologico.
Regista: Varo Venturi.
Attori: Massimo Poggio, Laura Glavan, Varo Venturi, Marina Kazankova, Ludovico Fremont, Francesca Schiavo, Pier Giorgio Bellocchio, Nazzareno Bomba.
Anno: 2011.
Voto: 6.5.
Dove lo trovi: qui.

martedì 11 giugno 2013

Spazio 1999 - Oltre lo spazio tempo - Ray Austin, Lee Katzin

Spazio 1999 - Oltre lo spazio tempo, film di fantascienza del 1976, è un film difficile da recensire e giudicare.

Tanto per cominciare, l'ho trovato online inserito nella categoria dei film comici e ho cominciato a guardarlo pensando per l’appunto a un film di fantascienza demenziale o quantomeno ironico-parodistico.

Ebbene, da un lato la sua serietà mi ha fatto ricredere sulla categoria di cui sopra… 

… ma da un altro lato non ho potuto non notare che la prima parte del film sembra una lunga metafora di tipo sessuale (l'accensione dell’astronave, il motore principale che fa i capricci e non va su di giri, la navicella che esce, un buco nero, il tempo che sta per scadere prima dell'esplosione, la gente che cerca di ritardarla, il computer che segnala perdite di potenza... per non parlare di quando una navicella praticamente monta dall'alto su un'altra navicella, dando luogo a una scena che sembra un accoppiamento tra tartarughe viste di profilo).

A film terminato, tuttavia, mi è rimasto il dubbio, anche perché, mentre la parte mediana del film sembra proprio in stile Star trek, quindi fantascienza bella e buona, la parte finale scivola in considerazioni di genere esistenziale, includendo persino quelli che sembrano proprio insegnamenti spirituali.

Insomma, delle tre anime del film non so ancora quale sia la principale, né se mi sono sognato le altre due. Nel caso, guardatevelo e valutate voi stessi.

Per il momento, continuo l’articolo scrivendo in breve la trama di Spazio 1999 - Oltre lo spazio tempo, film che nasce da una precedente serie televisiva da cui poi sono stati ricavati dei lungometraggi.
La Base Alpha, situata sulla Luna nel frattempo separatasi dalla Terra e ora alla deriva nell'Universo, è a rischio per ben tre volte: nella prima c'è il rischio di collisione con un grosso asteroide, nella seconda un grosso pianeta sta per venirle incontro e nella terza le si para innanzi nientemeno che un gigantesco sole nero. Superata la prima difficoltà, le speranze di sopravvivenza per i membri della base spaziale sembrano comunque ridotte al lumicino, ma il comandante della struttura, John Koenig, torna da una missione esplorativa carico di speranza, visto che la Arra, regina della civiltà presente sul pianeta in questione e apparsagli durante la sua missione esplorativa, gli dice che non ci saranno problemi. Preso per pazzo/visionario, il comandante viene quasi deposto durante un ammutinamento, salvo poi….

Tra rotte spaziali e speculazioni sull’universo, si consuma la storia di Spazio 1999 - Oltre lo spazio tempo, film il quale, come detto, sembra possedere diverse anime. Molti probabilmente si fermeranno alla sostanza da fantascienza di serie B anni "70, e magari faranno anche bene.
Di mio, vi ho comunicato anche le altre cose che vi ho visto.

La parte centrale-finale del film, di stampo più esistenziale, a mio avviso lo salva da quella che altrimenti sarebbe stata una mediocrità anche piuttosto noiosa, e anzi lo nobilita di un valore superiore e inatteso.
Detto ciò, vedete voi se vi interessa darci un’occhiata.

In ultimo, segno di seguito qualcuno delle frasi dal sapore esistenziale presenti nel film.

"Povero John, come sottovaluti il tuo ruolo nel grande piano degli eventi. E come è piccolo il tuo corpo per essere tu così grande."

"Tu e io non siamo che due goccioline vitali nello sconfinato oceano del tempo, e il nostro incontro ha uno scopo. Non possiamo tradire il nostro destino."

"I nostri due pianeti si sono incontrati nel piano del tempo per consentire i grandi mutamenti" (dice la donna della razza aliena all'uomo della razza umana).

"Sono milioni e milioni di anni che vi stiamo aspettando, perché il vostro destino è sempre stato anche il nostro destino."

"Voi continuerete il vostro viaggio: la vostra odissea non conoscerà mai fine."

"La razza alla quale io e la mia gente apparteniamo dovrà mutare: dovremo assumere un'altra forma.
Certo, irriconoscibile. Spirituale, se vuoi."

"Non sei adatto per la parte cui sei stato destinato fin dal principio del tempo?"

"Io vado a dare forma al futuro dell’umanità."
 
"John, ti sei mai chiesto come mai e perché siamo vivi?"

"Noi crediamo in ciò cui vogliamo credere: forse la realtà consiste in questo. 
Io so una cosa: che il confine tra la scienza e il misticismo è molto tenue."

"Io esisto, io esisto, io esisto."

"L'intero universo è pensiero che vive."

"Ogni stella non è che una cellula nel cervello dell'universo."

Fosco Del Nero



Titolo: Oltre lo spazio tempo (Journey through the black sun).
Genere: fantascienza.
Regista: Ray Austin, Lee Katzin.
Attori: Martin Landau, Barry Morse, Barbara Bain, Clifton Jones, Nick Tate, Prentis Hancock, Zienia Merton, Paul Jones.
Anno: 1976.
Voto: 6.5.
Dove lo trovi: qui.

martedì 4 giugno 2013

Scary movie 4 - David Zucker

Della saga Scary movie avevo visto di sicuro un film (Scary movie 3, recensito sul sito), forse un altro (Scary movie 1), e credo basta.
Pur avendo avuto la sensazione di essere stato fortunato beccandomi il 3, onestamente un buon film comico, ho tentato di nuovo la sorte con Scary movie 4.

Ebbene, non mi è andata troppo bene.

Eppure, il regista è sempre lo stesso, quel David Zucker degli episodi precedenti nonché della fortunata serie demenziale Una pallottola spuntata, e anche buona parte del cast, con la solita Anna Faris in prima linea e il solito Leslie Nielsen a fare il bislacco presidente degli Stati Uniti alle prese con la solita bizzarra invasione aliena.

Per quei pochi che non sapessero come sono strutturati gli Scary movie, si dica che si tratta di storie comiche che fanno il verso a diversi film di successo, di solito horror o thriller o di fantascienza (SawThe villageThe grudgeLa guerra dei mondi), ma anche di altro genere (Million dollar baby, Brokeback mountain). 

Solito mix, dunque, ma qualità diversa, almeno rispetto al terzo episodio, a mio avviso decisamente più efficace…

… e meno volgare, dal momento che Scary movie 4 punta un buon 80% dei suoi sforzi su scene di sesso, di rifiuti corporali e altre amenità.

Anche la storia di fondo sembra più raffazzonata rispetto al suo immediato predecessore, forse con un mix eccessivo persino per la saga comico-horror più conosciuta di sempre.

Insomma, di mio, qualora vogliate vedere un film comico-demenziale, vi consiglio altri lidi: per esempio Fatti, strafatti, strafighe, oppure Zohan - Tutte le donne vengono al pettine, Tutte pazze per Charlie… oppure Scary movie 3 oppure il classico American pie.

In ogni caso, buon divertimento.

Fosco Del Nero



Titolo: Scary movie 4.
Genere: comico.
Regista: David Zucker.
Attori: Anna Faris, Craig Bierko, Leslie Nielsen, Regina Hall, Simon Rex, Kimani Ray Smith, Charlie Sheen, Anthony Anderson, Bill Pullman, Carmen Electra.
Anno: 2005.
Voto: 5.
Dove lo trovi: qui.

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