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Nella vita bisogna avere il coraggio di volare.

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L'unico posto in cui puoi trovare la forza è dentro di te.

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Ogni tanto ricordati di amare qualcuno.

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Se vuoi che il mondo cambi, inizia a darti da fare tu stesso.

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Sai ancora sorprenderti dell'esistenza?

Corso di esistenza

martedì 29 novembre 2016

Molière in bicicletta - Philippe Le Guay

Il film recensito quest’oggi viene dalla Francia: Molière in bicicletta.

Peraltro, proviene da due nomi non nuovi per Cinema e film: il regista è Philippe Le Guay, mentre uno dei due attori principali è Fabrice Luchini, entrambi già visti nell’ottimo Le donne del 6° piano e nel meno buono Il costo della vita.

L’altro attore principale è ugualmente un volto conosciuto: Lambert Wilson è difatti comparso in Matrix revolutions e in Babylon A.D., per quanto sempre con parti minori.

Riferite le fonti, veniamo ora alla trama sommaria di Molière in bicicletta: Gauthier Valence (Lambert Wilson) è un attore francese di successo, che sta andando forte con una fiction in tv e che si reca dal suo vecchio collega e amico Serge Tanneur (Fabrice Luchini) per proporgli una parte nella commedia teatrale che ha in programma. Impresa ardua, dal momento che Serge si considera ormai ritirato dalle scene… e per di più non ne vuol sapere della parte minore che Gauthier gli ha proposto (quella di Filinte), mentre vorrebbe nel caso quella principale (quella di Alceste, da cui il titolo originario del film).

I due, nel mentre che Serge decide se ha voglia o no di tornare sul palcoscenico, provano le parti scambiandosele di giorno in giorno (tirano a sorte per chi fa Alceste), e nel mentre vi è l’occasione per parlare della vita… e delle delusioni della vita, e qua mi riferisco soprattutto alla figura di Serge, piuttosto disilluso e pessimista (e quindi molto vicino al misantropo di Molière), mentre Gauthier è decisamente più propenso a prendere il meglio di quello che può.

Ho già detto che ho un debole per il cinema francese, che possiede ancora quell’eleganza e quella leggerezza che da noi si è persa ormai da molto tempo, presi da gretti cinepanettoni da un lato e da polpettoni melensi dall’altro.

Tanto che letteralmente riconosco a vista un attore o un’attrice francese, per via delle loro movenze e della loro mimica particolari.

Detto questo, ho gradito sufficientemente Molière in bicicletta, anche se non mi ha entusiasmato: c’è qualcosa di interessante, e il film ha una sua originalità, nonché una sua bellezza visiva per via dei panorami marini dell’Isola di Re, però si perde un po’ troppo nel dramma umano, finale compreso, risultando per certi versi un po’ pesante… e riequilibrando così la tipica leggerezza del cinema francese.

In questo senso, gli ho preferito, e di molto, Le donne del 6° piano, per non parlare dei vari film di Francis Veber (ma con Veber stiamo andando decisamente più verso la commedia), da La cena dei cretini a Una top model nel mio letto.

Comunque, anche Molière in bicicletta è vedibile… ma una volta al massimo.

Fosco Del Nero



Titolo: Molière in bicicletta (Alceste à bicyclette).
Genere: drammatico, commedia.
Regista: Philippe Le Guay.
Attori: Fabrice Luchini, Lambert Wilson, Maya Sansa, Laurie Bordesoules, Camille Japy, Annie Mercier, Ged Marlon, Stéphan Wojtowicz, Christine Murillo.
Anno: 2013
Voto: 6.
Dove lo trovi: qui.

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