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Nella vita bisogna avere il coraggio di volare.

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L'unico posto in cui puoi trovare la forza è dentro di te.

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Ogni tanto ricordati di amare qualcuno.

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Se vuoi che il mondo cambi, inizia a darti da fare tu stesso.

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Sai ancora sorprenderti dell'esistenza?

Corso di esistenza

martedì 11 luglio 2017

Momo alla conquista del tempo - Enzo D’Alò

Di recente stavo discutendo con una persona del basso livello dell’animazione italiana, non solo se confrontata con mostri sacri come Giappone e Stati Uniti, ma anche se messa di fronte all’animazione dei nostri vicini francesi, tanto per dire, che ci fanno le scarpe, potendo vantare prodotti di livelli ottimo come I figli della pioggiaAzur e Asmar, La bottega dei suicidi, e tanti altri.

Da noi, viceversa, c’è davvero poca roba, e una delle poche cose presenti è Momo alla conquista del tempo, che peraltro non è storia originale, ma una conversione cinematografica, e non di un romanzo italiano, ma tedesco, ossia Momo di Michael Ende

Tra l’altro, si è andati a pescare una storia difficile, che da un lato, come è tipico con Ende, è storia per bambini, ma che dall’altro lato contiene temi esistenziali di una certa portata: vita, tempo, veglia, addormentamento, “signori grigi”…

Pane davvero poco adatto al cinema italiano, e specie a quello di animazione, per cui tradizionalmente i cartoni sono per bambini e basta.
Infatti, duole dirlo, Momo alla conquista del tempo è un prodotto davvero mediocre, e anzi men che mediocre.

Intanto, per il livello grafico: il film è del 2001, periodo in cui altri autori e paesi hanno sfornato film d’animazione di alto livello (per dirne una, è del 2001 il capolavoro La città incantata), e invece noi sforniamo una prodotto davvero scarso dal punto di vista tecnico…

… e inoltre lo impoveriamo dei suoi contenuti esistenziali, facendone una storiella per bambini, per l’appunto, con un tono assai naif, laddove nel libro si respirava una certa inquietudine, e si intuivano certi messaggi per precisi.

Sono state poi effettuate delle modifiche rispetto al libro: nomi cambiati, situazioni cambiate, atmosfera cambiata.

Insomma, davvero non ci siamo.
Con tutto che il romanzo Momo non mi aveva fatto impazzire, specie se messo a confronto con l’opera principale di Michael Ende, ossia La storia infinita, eppure questo film non gli rende affatto giustizia.

A dirla tutta, solo il disegno di Momo basta a bocciare questo lavoro.
Senza contare che nel film essa è una bambina qualunque, mentre nel romanzo è introdotta in modo ben diverso.
Ma vabbé, si voleva fare un prodotto d’animazione infantile, come sempre qua da noi, e lo si è fatto a dispetto dell'opera originale.

Anche sul versante audio siamo messi male: doppiaggio non all’altezza, e colonna sonora fuori luogo.
Peccato.

Fosco Del Nero



Titolo: Momo alla conquista del tempo.
Genere: animazione, fantastico.
Regista: Enzo D’Alò.
Anno: 2001.
Voto: 4.
Dove lo trovi: qui.

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