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Nella vita bisogna avere il coraggio di volare.

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L'unico posto in cui puoi trovare la forza è dentro di te.

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Ogni tanto ricordati di amare qualcuno.

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Se vuoi che il mondo cambi, inizia a darti da fare tu stesso.

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Sai ancora sorprenderti dell'esistenza?

Corso di esistenza

mercoledì 25 aprile 2018

Lanterna Verde - Martin Campbell

Quest’oggi ci dedichiamo a Lanterna Verde, film del 2011 conversione dell’omonimo fumetto.

Siamo nel mondo dei supereroi, per quanto nel mondo di uno dei supereroi meno conosciuti tra tutti: Lanterna Verde, per l’appunto.
Non sono un lettore di albi a fumetti occidentali, per cui non conosco affatto la storia da cui trae origine il film, che andrò a valutare di per se stesso.

E cominciamo dalla trama sommaria: Hal Jordan (il belloccio Ryan Reynolds) è un abile pilota di aerei, tanto abile alla guida quanto irresponsabile e discontinuo come persona, tanto da aver fama di testa calda e da aver collezionato problemi su problemi: nella professione, per esempio, o nella relazione terminata con Carol Ferris (la belloccia Blake Lively), sua ex fiamma e ora collega di lavoro.
A quanto pare, però, il talento da cercaguai di Hal non si limita alle cose normali, ma travalica addirittura i confini della Terra: un bel giorno egli trova un alieno morente, Abin Sur, che gli consegna l’anello delle Lanterne Verdi, dicendogli che lui è stato scelto dall’anello per essere una delle 3600 Lanterne Verdi, sorta di difensori dell’universo dalle forze del male.
La forza del male, per inciso, si è chiama Parallax: una malvagia e potente creatura che lo stesso Abin Sur era riuscito miracolosamente a sconfiggere e confinare, e che adesso ha trovato modo di liberarsi… ferendo a morte il suo rivale, per l’appunto, che prima di morire cerca il suo “erede”… ovviamente finisce sulla Terra, e ovviamente negli Stati Uniti (mai che lo cerchi in Russia o in Messico).

Lanterna Verde ha i classici componenti dei film sui supereroi: un eroe che deve “cambiare passo”, passando da umano fragile e pauroso a eroe affidabile e forte; una storia d’amore da far sbocciare; un cattivo da sconfiggere; la Terra da salvare.

Il film come contenuti sarebbe finito qui… tuttavia me lo ero guardato non per la trama (non mi attirano molto i film con supereroi, azione e spettacolo, malvagi da sconfiggere, etc), bensì perché mi era stato segnalato come film con contenuti esistenziali.
Segnatamente connessi al quarto chakra e al suo colore dominante, il verde per l’appunto.

Alcune frasi del film sembrano corroborare tale collegamento e tali contenuti esistenziali.

“Migliaia di anni fa una stirpe di immortali imbrigliò la forza più potente che esistesse, l’energia verde smeraldo della volontà.
Questi immortali, i guardiani dell’universo, costruirono un mondo da cui mantenere l’ordine nel cosmo: il pianeta Oa.
Divisero l’universo in 3600 settori.
Un anello, alimentato dall’energia della volontà, fu inviato in ogni settore per selezionare una recluta. Per esser scelti dall’anello, si dice che si dovesse essere senza paura.
Queste 3600 reclute costituirono la forza intergalattica di pace conosciuta come Corpo delle Lanterne Verdi.
Di tutte le minacce che il Corpo dovette affrontare la più grave fu Parallax, un’entità costituita dalla paura.”

“La tua volontà trasforma il pensiero in realtà.
Per governare l’anello devi focalizzare la volontà, e creare ciò che vedi nella mente.
Il suo unico limite è la tua immaginazione.”

“La paura è nemica della volontà.
La volontà è ciò che ti spinge ad agire.
La paura è ciò che ti ferma e ti rende debole.”

“L’anello ti ha scelto.
Non lo avrebbe fatto se non avesse visto qualcosa in te.”

Tuttavia il tutto si ferma qui, e anzi sa di casuale, nel senso che la volontà, energeticamente parlando, va connessa al terzo chakra, non al quarto, mentre la paura al primo, il che manda all’aria tutti i presunti simbolismi.
Peraltro la volontà (non intesa come volontà-desiderio ma come volontà-forza interiore) è connessa al corpo fisico come livello superiore, mentre il livello superiore del corpo emotivo è l’amore.
Sarebbe dunque stato corretto confrontare amore e paura, come infatti di solito è nella letteratura di settore, nonché quarto chakra-verde-amore-fiducia e terzo chakra-giallo-volontà-potere.

Senza contare che, sempre nella letteratura esistenziale, vien suggerito di far sparire la volontà dell'ego, e non certo di incrementarla... o meglio, di far sparire la volontà intesa come desideri personali, e di incrementare la volontà come forza interiore, ma qua andiamo sul sottile.
Stesso discorso per la paura: nel film si parla eroicamente e hollywoodianamente di affrontare e sconfiggere la paura che si ha per forza davanti, mentre il percorso evolutivo prevede proprio di farla retrocedere e poi sparire, cosa assai diversa, quasi antipodica.

Insomma, i presupposti contenuti esistenziali-spiritual-evolutivi di Lanterna Verde decadono… e rimane un film mediocre sui superpoteri, che ha qualche momento gradevole, ma che presenta pure una certa frettolosità nell’atmosfera generale (la storia e il mondo delle Lanterne Verdi, l’addestramento, etc, tutto molto veloce e superficiale), nonché qualche falla in sceneggiatura e dialoghi (tutto parecchio stereotipato e prevedibile).
Insomma, se ne può fare tranquillamente a meno.

Fosco Del Nero



Titolo: Lanterna Verde (Green Lantern).
Genere: fantascienza, azione, sentimentale.
Regista: Martin Campbell.
Attori: Ryan Reynolds, Blake Lively, Peter Sarsgaard, Mark Strong, Temuera Morrison, Jenna Craig, Jon Tenney, Mike Doyle, Nick Jandl, Dylan James, Leanne Cochran.
Anno: 2011.
Voto: 5.
Dove lo trovi: qui.

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