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Nella vita bisogna avere il coraggio di volare.

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L'unico posto in cui puoi trovare la forza è dentro di te.

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Ogni tanto ricordati di amare qualcuno.

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Se vuoi che il mondo cambi, inizia a darti da fare tu stesso.

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Sai ancora sorprenderti dell'esistenza?

Corso di esistenza

domenica 8 dicembre 2013

Eyes wide shut - Stanley Kubrick

Va da sé che apprezzo molto Stanley Kubrick come regista, anche se finora nel blog ho recensito solamente Il dottor Stranamore.
Oggi faccio il bis, con un altro suo classico (ma quale dei suoi film non è diventato un classico?): Eyes wide shut, senza dubbio la sua opera più controversa, durante la lavorazione della quale, peraltro, il regista è morto in circostanze sospette (ufficialmente, per un attacco di cuore).

Il fatto che il film parli in buona sostanza di logge massoniche e di riti magico-sessuali ha fatto fare ad alcuni due più due, e non senza ragione.

In un film così tanto palese, peraltro, la ricerca di riferimenti più o meno nascosti, come il grembiulino massonico, la scultura a forma di pigna-ghiandola pineale, il riferimento all’arcobaleno, la stella di Ishtar, il nome di Sandor Szavost che riecheggia quello del fondatore della Chiesa di Satana (Szandor), la villa dei Rothschild in cui è effettivamente stato girato il rito magico-sessuale, l'utilizzo delle donne come oggetti sessuali, la liturgia cantata al contrario, il cerchio magico, l'aquila bicipite con corona (simbolo della casata appena menzionata), i numerosi specchi e maschere, assassini e suicidi simulati, manipolazione mediatica e gente che sparisce, lascia persino il tempo che trova (il massimo del simbolismo, per chi ha le conoscenze utili per comprenderlo, è la figura dell'uomo il quale, all'interno di un negozio chiamato Rainbow, fa prostituire la figlia poco più che bambina; l'uomo in questione peraltro vende maschere, altro simbolo): Eyes wide shut parla di gruppi massonico-esoterici nascosti (Illuminati e dintorni) e di riti a sfondo sessuale (utilizzo magico-nero dell'energia). Su questo non ci piove.

Così come non piove sul fatto che, stringi stringi, la vita dei due protagonisti, inizialmente due persone ignare, cambi profondamente, e non perché si siano addentrate in tali gruppi, cosa che al contrario è stata impedita a William Harford (mentre la moglie Alice l’ha vissuta… in un sogno), ma perché cambia profondamente il loro modo di concepire la vita, la coppia e la stessa sessualità.

Il dialogo finale del film rivela sul film stesso molto più di tutto il resto.
"Nessun sogno è mai soltanto sogno."
"L’importante è che ora siamo svegli."
"Spero tanto che lo resteremo a lungo."
Come a dire che prima erano addormentati, o comunque meno consapevoli delle cose.

Eyes wide shut è dunque il racconto della presa di consapevolezza di Bill e Alice, per quanto periferica e marginale rispetto ai riti intravisti da lui nella realtà e da lei nel sogno.
Ma d’altronde, quale dei due sia veglia e quale sogno è un dubbio che lo stesso protagonista si pone. 
I due, per così dire, hanno saputo per caso la parola d’ordine, hanno intravisto qualcosa, quanto bastava per cambiare il loro paradigma della vita, ma poi non sono potuti andare oltre (perché quello era un mondo inaccessibile per la gente comune, nonostante tutta la buona volontà di Bill, indirizzato ai luoghi "oltre l'arcobaleno" dall'uccellino-usignolo-Nightingale), rimanendo infatti in una situazione emotiva di turbolenza, di mancanza e di paura...

... che potrebbe peraltro essere quella richiamata dal titolo, gli "occhi largamente chiusi", figura stante a simboleggiare lo stato di inconsapevolezza, il quale peraltro potrebbe anche riferirsi all'uomo comune, e quindi allo spettatore che Kubrick voleva mettere in guardia, per l'appunto distratto (dalle cose della sua vita) e inconsapevole (di ciò che veramente succede intorno a lui).

Secondo alcuni Stanley Kubrick, che già dai suoi film precedenti aveva mostrato di sapere qualcosa, e quindi di essere del giro di massoneria e gruppi settari, ha rivelato troppo ed è stato per questo eliminato… proprio come succede ai personaggi scomodi del film.
Senza dubbio il regista aveva messo in conto che potesse succedergli qualcosa, lasciando in tal senso alcuni indizi nello stesso film. Per esempio, quando Bill si rende conto di essere pedinato di notte, si ferma in un'edicola e compra un giornale; poi entra in un locale e si mette a leggere il giornale, sul quale campeggia in bella vista la scritta "Lucky to be alive", ossia "Fortunato a esser vivo". La scritta è inquadrata quasi in primo piano, cosa ch'è impossibile che fosse casuale: a essere fortunato, per essere ancora vivo, era Bill nella storia o Stanley nella realtà? 
Peraltro, subito dopo aver aperto all'interno il giornale in questione, il protagonista legge un articolo tramite il quale comprende che una donna che aveva partecipato a un di quei rituali è stata uccisa, pur facendo sembrare la morte come un incidente; a conferma dell'ipotesi di cui sopra.
L'uomo che fa prostituire la figlia, commentando il sistema di sicurezza del suo negozio (una gabbia, simbolo nel simbolo), dice: "Non ci si può fidare di nessuno".

Ecco il messaggio di fondo del regista: non fidatevi delle persone che appartengono a questi gruppi di potere... ed è un messaggio ben ironico, constatando l'immediata morte del regista. Ho anche letto testimonianze dirette di persone che, poco prima che il film fosse ultimato, sentirono il regista affermare che esso sarebbe piaciuto assai poco ai produttori e che lo avrebbero ammazzato per quello; nonché litigare con qualcuno della produzione, quando il film fu mostrato allo studio. Il regista sarebbe morto a brevissimo, il giorno dopo il rifiuto di tagliare i famosi 24 minuti che alla produzione non andavano bene; così hanno riferito alcuni testimoni oculari. Un'altra testimonianza riferisce che Kubrick aveva affermato che i pedofili governano il mondo. Preso atto che quei minuti sono spariti, viene da chiedersi cosa vi fosse di così scomodo, contando che il resto del film è già piuttosto chiaro.
Ad ogni modo, l'ammonimento all'intera umanità rimane.

Altre coincidenze curiose: nel film ha una piccola parte Thomas Gibson, il Greg di Dharma e Greg, serie che mette in ridicolo la cultura alternativo-natural-spirituale, tanto quanto la serie successiva dei medesimi autori (entrambe molto ben fatte, occorre dirlo), ossia la celebre The Big Bang Theory, la cui sigla è praticamente un manifesto dell'élite massonica (e in cui è protagonista Johnny Galecki, che ebbe una parte in un altro film con Tom Cruise, Vanilla sky... lo stesso Tom Cruise non è certo lontano dagli ambienti da logge settarie, come noto).
Altra coincidenza curiosa: il testo da cui Kubrick si ispira per la sua sceneggiatura, Traumnovelle ("Doppio sogno"), proviene dalla zona austriaco-bavarese, come è originario della Baviera il gruppo degli Illuminati (ma questa forse è davvero una coincidenza).
Andiamo avanti con un'altra coincidenza, che sottolinea la parentela con i Rothschild, nota casata ebrea: anche il cognome di uno dei potenti partecipanti a tali riti, Ziegler, è di matrice germanico-ebrea (elemento in comune anche con le due sit-com appena citate). Citati i Rothschild, dobbiamo ora citare anche i Windsor, altra casata nobiliare che a quanto si dice è coinvolta in certi giri, giacché uno dei primi personaggi che compaiono nel film, dentro il villone di Ziegler, si presenta proprio come Windsor, e dice al protagonista: "Vuoi andare dove finisce l'arcobaleno?". Qua si sta parlando di manipolazione, influenzamento e controllo mentale, per chi non cogliesse il riferimento. A proposito, il padre di Nicole Kidman è stato accusato formalmente di violenze e abusi sessuali su donne e bambini ed è egli stesso morto in circostanze sospette dopo essere scappato dall'Australia a seguito delle accuse; la sua accusatrice affermò che l'uomo "è stato sacrificato per non avermi programmato adeguatamente, dato che ero una bambina vittima di controllo mentale”.

Aggiungo anche che il personaggio che nel film "sacrifica-prostituisce" la figlia bambina si chiama Milich, facile assonanza col dio Moloch, divinità cananita (rivale di Yahweh) a cui venivano sacrificati proprio i bambini, e non in un posto qualunque, ma nella località chiamata Geenna (sul lato meridionale del Monte Sion), la vallata a sud-ovest della vecchia Gerusalemme famosa prima per i sacrifici umani, poi per i sacrifici di animali, in seguito resa immondezzaio in cui venivano bruciati i rifiuti e divenuta perciò col tempo simbolo di fuoco e squallore: Gesù stesso, nei Vangeli, si riferisce al "fuoco della Geenna" come a un luogo di bruciore e dannazione. A proposito, Gesù non ha mai parlato di inferno, di purgatorio o di limbo, per chi non lo sapesse, quindi un cristiano non deve credere in alcuna di queste cose, ma solo nel raggiungimento del "Regno dei Cieli" interiore (e negli stati intermezzi di coscienza utili a raggiungerlo, ciò in cui consiste il percorso spirituale). Oggi, per la cronaca, la zona della Geenna è edificata e ospita uno dei quartieri più poveri e degradati di Gerusalemme... cosa che non sorprende dal momento che inevitabilmente avrà ereditato le bassissime energie dei millenni precedenti.

C'è un altro dettaglio che fa propendere verso la questione pedofilia: alla fine del film, in un negozio di giocattoli (ciò che piace ai bambini, ciò con cui i bambini vengono attirati), i due genitori sembrano disinteressarsi alla loro figlioletta, che lasciano andare per conto suo e che pare seguire due uomini anziani... gli stessi uomini che si sono visti sullo sfondo alla festa di Ziegler, membro della loggia oggetto del film. Peraltro, nel negozio di giocattoli campeggia in bella vista un gioco chiamato "Magic circle", nome che richiama il cerchio rituale dei riti magici. Nello stesso negozio, la bambina si imbatte e interagisce con una carrozzella che ricorda molto la famosa carrozzella di Rosemary's baby (di Roman Polanski, un altro personaggio assai vicino ad ambienti occulti, tanto nella produzione cinematografica, per cui cito anche La nona porta, quanto nella realtà, e qua cito l'assassinio della moglie e di alcuni amici avvenuto nella sua villa da parte di alcuni appartenenti alla setta di Charles Manson), film in cui un marito droga la moglie inconsapevole (Mia Farrow... e non mi metto a parlare di lei e di Allen, a proposito di tendenze e accuse pedofile, altrimenti non la si finisce più), la vende a un culto satanico e la fa accoppiare col diavolo al fine di assicurare a quest'ultimo una progenie, in cambio ovviamente di ricchezza e successo terreni.

Tali elementi fanno pensare che la coppia protagonista di Eyes wide shut  non sia sfuggita al culto e che addirittura abbia venduto la propria figlia, la quale se n'è andata coi ricchi vecchietti pedofili (sorte che forse è la stessa che ha avuto la donna interpretata dalla Kidman, che in effetti sogna i rituali orgiastici e umilianti ma non si ricorda di avervi partecipato: forse non se ne ricorda perché ha subito una programmazione mentale, come accennava l'accusatrice del padre della Kidman). O forse, più semplicemente, la scena finale della bambina che se ne va per conto suo è un ulteriore ammonimento a stare attenti a dove vanno i propri figli.

A proposito della protagonista femminile, a inizio film l'uomo il cui nome ricorda quello del fondatore della Chiesa di Satana cerca di sedurla, con tanto di unione di liquidi personali (l'uomo beve dal bicchiere di lei; lei non glielo impedisce e anzi ne pare lusingata), come a dire che cercava di sedurla il diavolo stesso, o quello che il diavolo rappresenta: la caduta nella materia, i piaceri terreni, l'egoismo, la svendita di sé e dei propri cari... e, come detto, forse è proprio ciò che è avvenuto nella storia del film, per quanto dietro le quinte: lei si è venduta, e la bambina pure è stata venduta al culto pedofilo. O forse lei ha resistito e parimenti, negli stessi istanti, il marito ha resistito all'invito della donna-Windor, pur rimanendo entrambi scossi e scioccati, col tutto rimane come avviso per le genti, le quali sarebbero parimenti scosse e scioccate se sapessero. In tale scenario, droga e prostituzione, pur abbondantissime nel film, appaiono come problemi trascurabili, trastulli di scarsa importanza.

Come vedete, niente del film di Kubrick è stato lasciato al caso, compresa la scelta dei due attori protagonisti (Scientology da un lato e setta pagano-pedofila dall'altro).
Anzi, dato tutto quel che viene mostrato, che è parecchio, sorge la curiosità sui 24 minuti mancanti, che pare siano stati eliminati dal film e che secondo alcuni son proprio la causa della dipartita del regista, il quale si sarebbe opposto al taglio della pellicola (avendo un contratto che gli dava carta bianca e che lo tutelava da qualsiasi ingerenza). Personalmente, son propenso a pensare che i suddetti minuti contenessero proprio quanto di più scabroso e meno accettabile dal largo pubblico: pedofilia e cannibalismo-sangue (l'ultimo punto si ricollega alla questione demonico-aliena, ma questa non è la sede adatta per parlarne).
Tutto ciò rivela un grande coraggio da parte del regista statunitense-britannico, che presumibilmente ha lavorato al film in solitaria, per così dire, essendo l'unico a conoscenza dei veri simbolismi presenti nell'opera, e che altrettanto probabilmente sapeva già in partenza che sarebbe stato punito per la sua audacia, preferendo comunque consegnare un messaggio all'umanità pur dovendo probabilmente sacrificare se stesso. In verità, questo è stato il vero capolavoro di Stanley Kubrick, non un certo o un talaltro film.

Fuori da tutto quello di cui si è parlato fino a ora, Eyes wide shut è un film eccellente: esteticamente è curato in modo strepitoso, e ha una forte tensione emotiva che accompagna lo spettatore per tutta la sua durata, non indifferente tra l’altro, visto che sfonda le due ore.
Ancora: la colonna sonora è strepitosa, e fotografia e montaggio sono da maestro.

La valutazione si riferisce dunque al film in se stesso… quanto al resto, vedete voi.

Fosco Del Nero



Titolo: Eyes wide shut (Eyes wide shut).
Genere: surreale, psicologico, drammatico.
Regista: Stanley Kubrick.
Attori: Tom Cruise, Nicole Kidman, Madison Eginton, Jackie Sawris, Sydney Pollack, Peter Benson, Todd Field, Michael Doven, Sky Dumont, Louise Taylor, Leelee Sobieski.
Anno: 1999.
Voto: 8.5.
Dove lo trovi: qui.

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